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Protesi per arto inferiore

Protesi per disarticolazione d'anca

Nei casi di amputazione con disarticolazione d'anca l'intera protesi viene controllata tramite il bacino o l'asta pelvica.

Nei casi di amputazione con disarticolazione d'anca l'intera protesi viene controllata tramite il bacino o l'asta pelvica.

Introduzione

Disarticolazione d'anca e emipelvectomia

Nella disarticolazione d'anca l'asportazione chirurgica dell'intero arto inferiore viene effettuata con il distacco del femore dall'acetabolo, lasciando intatte le altre strutture ossee (bacino e ischio), mentre in caso di emipelvectomia vengono amputate la gamba intera e alcune componenti ossee del bacino fino alla possibilità di arrivare al sacro. La disarticolazione dell'anca è necessaria in casi come tumori, traumi gravi e infezioni.

La protesi per disarticolazione d'anca

Il trattamento protesico

La disarticolazione dell'anca rappresenta una sfida importante per il trattamento protesico: una protesi di gamba è solitamente controllata dal moncone della gamba o della coscia dell'utente. Nel caso della disarticolazione dell'anca, invece, non esiste un moncone corrispondente. Il controllo è affidato esclusivamente al bacino. Questa situazione particolare rende la fabbricazione di una protesi con disarticolazione dell'anca una specialità assoluta nella protesi di gamba, che richiede un elevato livello di competenza.

Per la protesizzazione sono necessari: un piede protesico, l’articolazione di ginocchio e di anca, i componenti di collegamento e l’invasatura (bustino), che collega la protesi al moncone. Sopra la protesi può essere applicato un rivestimento cosmetico per renderla visivamente più naturale.

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Componenti

Componenti per protesi d'anca

Invasatura

Presa di bacino

Il bacino è inserito in una invasatura pelvica chiamata "presa di bacino" che costituisce il collegamento tra la protesi e il corpo. Il design dell'invasatura influisce notevolmente sul comfort e sull'operatività della protesi.

È possibile scegliere tra tre tipi di presa:

  • invasatura pelvica in due parti con tecnologia di bloccaggio dorsale;

  • invasatura pelvica semiflessibile con pantaloni individuali per le anche;

  • imbracatura pelvica classica.

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Articolazioni protesiche

Articolazione dell'anca e del ginocchio

Sia l'articolazione dell'anca che quella del ginocchio sono utilizzate per regolare l'oscillazione e la fase eretta. Le articolazioni d'anca Ottobock (7E10 Helix, 7E9) sono quelle che hanno convinto maggiormente i nostri utenti grazie alla loro funzionalità.

Per una deambulazione sicura e dinamica e per sfruttare appieno la funzionalità dell'articolazione dell'anca consigliamo sempre ai nostri pazienti l'impiego di ginocchi elettronici (ad esempio C-Leg, Genium, Kenevo).

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Cosmesi estetica

Rivestimento cosmetico per protesi d'anca

Sopra la protesi può essere applicato un rivestimento cosmetico per renderla visivamente più naturale. Esistono due opzioni:

  • un cosmetico classico in schiuma PUR che si estende sul ginocchio, è morbido e si indossa con l'aiuto di calze. Questo cosmetico è adatto per gli utenti che privilegiano un aspetto più naturale e vogliono un buon risultato quando si trovano seduti.

  • una variante divisa che mantiene libere le articolazioni e quindi influisce meno sulla funzionalità della protesi e sui movimenti. Questo cosmetico è apprezzato soprattutto dagli utenti più attivi.

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Moduli di collegamento

Tubo modulare di raccordo

I tubi modulari servono da collegamento tra i vari componenti funzionali della protesi, come l'invasatura e il piede protesico. Queste strutture tubolari realizzate in materiali leggeri ma resistenti come l'alluminio, il carbonio o il titanio, consentono di regolare individualmente l'altezza e l'allineamento della protesi. E' attraverso di essi che il peso corporeo viene trasferito dall'invaso al piede protesico. Solitamente vengono ricoperti da un materiale morbido che simula e conferisce una forma anatomica alla protesi.

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Piedi protesici

Piedi rigidi, dinamici o ad alta restituzione di energia

Grande importanza nella realizzazione di una protesi la riserva anche la scelta del piede, da cui dipendono direttamente confort e sicurezza, durante la deambulazione così come nella fase statica. Se nelle protesi tradizionali venivano utilizzati piedi rigidi o articolati, nelle moderne protesi modulari si tendono ad impiegare piedi in carbonio ad alta restituzione di energia con caratteristiche funzionali sempre più vicine a quelle del piede umano. Questi ultimi sono costituiti da due parti, il piede interno in carbonio e una cover estetica, e offrono un passo naturale con minor dispendio di energia.

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FAQ

Le domande più frequenti